Un pò di chiarezza sulla FIBRA
Negli ultimi tempi, complici una trasmissione di Report sulla fibra, si è creato interesse e cattiva informazione su un tema particolarmente sentiti per le aziende e privati del nostro territorio.
La fibra pura è l’FTTH
La fibra pura è quella basata su architettura fiber-to-the-home (FTTH), ovvero una rete basata completamente su fibra ottica che idealmente collega le dorsali, centrali e gli appartamenti.
Ovviamente vi sono stazioni intermedie e certamente non si tratta di un unico grande cavo, ma il senso della continuità è quello. Al momento questa tecnologia è presente in alcuni grandi città compresa BARI. In questo momento se la giocano Open fiber e TIM: le prestazioni sono sempre altissime. Si va da 1 Gbps fino a 300 Mbps in download, a seconda delle offerte.
La FTTC è la più diffusa nel paese
La “fibra” più diffusa nel paese è quella basata su architettura fiber-to-the-cabinet (FTTC) ed è di fatto uno degli asset di maggior valore di TIM. Il suo listino all’ingrosso prevede una versione in VULA (Virtual Unbundling Local Loop) e una in Bitstream. Il primo prevede una consegna del traffico in centrale, poi l’operatore alternativo si occupa di raggiungere il cliente. Il secondo invece è un tutto incluso: dalla postazione cliente al punto di interconessione della rete.
Nella FTTC la rete in fibra raggiunge gli armadi la fibra arriva fino alla cabina e da li viene portata sempre in ADSL con il cavo in rame.Verrebbe da dire che per anni è stato scorretto chiamarla proprio “fibra”, ma è pur vero che su un tratto lungo chilometri solo una piccola porzione – sebbene fondamentale – è in rame. La FTTC non è mai nè a 100 nè a 200 mega Il capitolo più delicato riguardante l’FTTC è quello delle prestazioni. Perché mentre nell’FTTH di solito vi sono poche sorprese, con il rame di mezzo va un po’ a fortuna. Prima di tutto è caratterizzante la distanza dell’edificio dall’armadio. Solitamente non vendo oltre i 700 metri proprio perchè entro questa soglia i servizi sono ideali, mentre più aumenta la distanza e più degradano.
Non meno importanti sono la qualità del rame (che nel tempo riduce le sue qualità trasmissive), il tipo di impianto che si ha casa, il numero di prese e tanti altri piccoli dettagli. Insomma, chi si è dilettato in casa a mettere mano al proprio impianto telefonico, senza lavorare con competenza, rischia brutte sorprese.
Cos’è la VDSL e come impatta sulla tua connessione
Su rete FTTC normalmente vengono erogati servizi VDSL (very-high-bit-rate digital subscriber line), VDSL2 o VDSL2 V+. Sono acronimi che indicano semplicemente il tipo di tecnologia impiegata e quindi banalizzando il tipo di hardware montato nei cabinet.
VDSL è accreditato di una velocità massima teorica di 55 Mbps, VDSL2 di 100 Mbps, VDSL2 V+ di 300 Mbps. Al solito, le prestazioni reali sono nettamente inferiori. Difficile fare una stima, ma in linea di massima si viaggia circa il 40% in meno. Come se non bastasse negli ultimi anni si è iniziato a impiegare il Vectoring (Very High-speed Digital Subscriber Line), ovvero una tecnologia che riduce le interferenze elettromagnetiche (nello specifico cross-talk, diafonia) migliorando le prestazioni finali dell’ultimo tratto in rame. Si parla di un incremento prestazionale di circa il 40% che però superati i 600 metri di distanza dell’armadio decade bruscamente, come spiega con dovizia di particolari un gruppo di esperti in un documento dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni.
Per attivarla ci vuole hardware specifico montato negli armadi che ospitano i cosiddetti DSLAM. Non è un problema se l’armadio è di proprietà di un singolo operatore, mentre invece lo scenario si fa più complesso se ne convivono insieme più di uno. “Il vectoring coordinato (detto MOV, multi-operator vectoring) prevede che tutti gli operatori ULL colleghino i propri apparati tra di loro affinché la cancellazione possa fare leva sulle informazioni raccolte da tutte le linee indipendentemente da quale operatore ne abbia il controllo, realizzando così una cancellazione quasi ottimale”, spiega infatti Fastweb. Il difetto principale del vectoring – a parte il ridotto raggio d’azione – è che in presenza di servizi ADSL2+ la sovrapposizione spettrale riduce di circa il 20% le prestazioni di questi ultimi. Insomma, se su un armadio coesistono servizi ultra-broadband e broadband sono dolori. Ecco spiegato parzialmente in senso della recente decisione di TIM di far migrare milioni di clienti su “fibra”. Nessun sostanziale problema invece se coesistono VDSL2 di profilo diverso. Mentre due servizi con vectoring di due operatori vedono ridurre il vantaggio prestazionale dal 40% (standard) a circa il 20%. In sintesi con la Fibra non ci sono certezza ma se superi i 50 Mb/s puoi star tranquillo che avrai una connessione di prima classe. Sarai messo nelle condizioni di navigare nel migliore dei modi e di migliorare il tuo business grazie alla velocità della Fibra TIM. (Questo articolo è redatto prendendo informazioni ufficiali da TIM)